Incardinata in commissione agricoltura la proposta di legge sull’enoturismo. Il proponente Petracca: ora confronto con la giunta e gli operatori del settore, puntiamo ad approvarla in tempi rapidi
Napoli – E’ stata incardinata questa mattina presso la Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania la proposta di legge dedicata alle attività enoturistiche in Campania. Il testo è stato redatto e proposto dal consigliere regionale Maurizio Petracca, Vice Presidente della Commissione Agricoltura.
“Il passo successivo – spiega Petracca – sarà quello di aprire un dialogo ed un confronto con gli operatori attraverso le audizioni che di qui a breve saranno convocate e che rappresentano un’occasione importante per arricchire il testo attraverso il contributo delle organizzazioni di categoria e di tutti coloro che operano in questo settore che è sempre più trainante sul territorio regionale, in particolare per le aree interne. Accolgo con favore l’interessamento che su questo testo è stato manifestato dalla Giunta Regionale, e specificamente dall’assessore all’Agricoltura, Nicola Caputo, e a dall’assessore al Turismo, Felice Casucci, con cui apriremo un tavolo di confronto per arrivare ad un testo quanto più condiviso possibile. L’obiettivo, come ovvio, è di arrivare in tempi rapidi in Aula per l’approvazione di un testo molto atteso perché riempie un vuoto normativo”.
“L’enoturismo – aggiunge Petracca – rappresenta un’attività sempre più importante per i flussi che riesce ad attivare e per gli ambiti che fa dialogare, dall’agroalimentare al turismo, dalla ricettività al commercio. Ecco perché in Campania si avverte l’esigenza di una disciplina che stabilisca in maniera rigorosa i termini di quest’attività, gli operatori che possono svolgerla, le modalità di svolgimento ed anche gli aspetti eventualmente sanzionatori”.
“L’enoturismo – conclude Petracca – rappresenta un’opportunità per tutti i territori vocati alla vitivinicoltura in Campania, in particolare per le aree interne dove si contano numerosissime produzioni di qualità. Quest’attività, inoltre, consente di valorizzare anche altre espressioni del nostro patrimonio agroalimentare attraverso gli abbinamenti cibo-vino. E’ ovvio il ritorno in termini turistici per quei pezzi di territorio dove si concentrano le aziende vitivinicole, le cantine e tutti quegli operatori che potranno svolgere l’attività enoturistica. Si arricchirà così l’offerta turistica regionale e si favorirà anche la destagionalizzazione con un tassello che fa registrare incrementi davvero significativi in termini economici ed occupazionali”.