«La mia non è una bocciatura strumentale, ma sull’Area Vasta del Comune di Avellino nutro delle preoccupazioni legate esclusivamente all’eterogeneità del territorio coinvolto che fa riferimento a tre diversi Sistemi di Città così come individuati dal Ptcp oltre all’ulteriore aggregazione di Comuni in ordine sparso. Ecco perché a mio avviso l’Area Vasta del Comune capoluogo così com’è risulta più una sorta di cabina di regia per i Comuni, ruolo che avrebbe dovuto svolgere l’ente Provincia, che una vera e propria programmazione omogenea di sviluppo. La difficoltà dal mio punto di vista è rappresentata dalla varietà degli strumenti da mettere in campo, date le diverse vocazioni del territori coinvolti per accedere a pezzi di programmazione comunitaria». E’ questa la posizione espressa da Maurizio Petracca, presidente della Commissione risorse statali e comunitarie per lo sviluppo del Consiglio Regionale della Campania, intervenendo al confronto che si è svolto questo pomeriggio a Capriglia Irpina dedicato proprio all’Area Vasta.
«Comprendo –ha aggiunto Petracca – che, con l’introduzione della legge Delrio ed il venir meno delle funzioni della Provincia, il Comune di Avellino abbia voluto in qualche modo sopperire a questo deficit ed abbia perciò assunto un ruolo di guida, di cabina di regia. Trovo che sia un atteggiamento ragionevole. Ma credo che questo ruolo debba svolgersi trovando forme di raccordo tra le altre esperienze che sul territorio irpino si stanno facendo in termini di programmazione e faccio riferimento all’Area Vasta di Ariano e Valle Ufita e al Progetto Pilota Alta Irpinia. Questo non mi pare sia finora accaduto».
«Il raccordo – ha così concluso Petracca – poi va trovato anche e soprattutto con i riferimenti istituzionali sovraordinati, principalmente con la Regione. Devo dire che su questo il Comune di Avellino ha qualche difficoltà e mostra delle carenze. Il confronto con la Regione, invece, dovrebbe essere serrato e continuo. Altrimenti l’Area Vasta non produrrà risultati concreti. Il mio unico intento è quello che diventi uno strumento di sviluppo per il territorio e non si limiti a creare aspettative che non potranno produrre fatti concreti».