Approvato Apq Forestazione, Petracca: via libera alla riforma del comparto

Approvato Apq Forestazione, Petracca: via libera alla riforma del comparto

L’approvazione da parte della Giunta Regionale della Campania dell’Accordo di Programma Quadro sulla forestazione è senza dubbio una buona notizia. Con un investimento di oltre cento milioni di euro si dà il via libera ad un riforma strutturale del sistema che, una volta a regime, dovrebbe fornire margini più ampi di garanzia e tutela ai tanti lavoratori impegnati in questo settore così strategico per il nostro territorio». Lo dichiara Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura della Regione Campania.

Con la stessa delibera, inoltre, si confermano, a copertura del fabbisogno degli interventi delle annualità 2018-2019, previste dal Documento Esecutivo di Programmazione Forestale, risorse per un importo complessivo di oltre 164 milioni e mezzo di euro: «E’ questo – aggiunge il presidente Petracca – un altro importante tassello che fa chiarezza su quanto accadrà nei prossimi mesi nel settore e per gli enti delegati. In questa direzione vanno anche i decreti in via di definizione per l’anticipazione di 56 milioni di euro e le liquidazioni nei confronti degli Enti montani che non avevano ancora chiuso la rendicontazione per gli anni 2015, 2016 e 2017».

 

«Con questo provvedimento – così conclude Maurizio Petracca – La Regione Campania intende sviluppare, in linea con quanto già realizzato nei precedenti periodi di programmazione, un progetto unitario dedicato alla gestione ed alla valorizzazione della componente forestale del proprio territorio, che nel suo insieme di aree boscate, semi-naturali e pascolive, costituisce un’unica “infrastruttura forestale” e che si candida ed essere riferimento unitario delle politiche forestali, ambientali, paesaggistiche, territoriali e di coesione. Questo progetto introduce un nuovo approccio per le politiche forestali in Campania: la multifunzionalità e la multisettorialità quali strumenti per la cura diffusa del territorio collinare e montano. E’ questo il segno di un cambiamento vero, di una riforma concreta del settore».