«Rivendico i risultati raggiunti in questi anni nel settore agricolo, risultati che hanno un comune denominatore nel dialogo, nella coesione e nella collaborazione tra istituzioni, settore produttivo, organizzazioni di categoria. Faccio riferimento a quanto accaduto nel settore vitivinicolo con il riconoscimento ministeriale della tutela o a quello che a breve si realizzerà nel comparto castanicolo con la proposta di legge di istituzione del consorzio regionale che ho presentato e, ancora, alle buone prove sul Psr in favore delle aree interne». Lo ha dichiarato Maurizio Petracca, presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale della Campania, intervenendo questa mattina, presso la Camera di Commercio di Avellino, alla settima assemblea elettiva della CIA di Avellino.
«Le organizzazioni di categoria di settore chiedono sburocratizzazione – ha aggiunto Petracca – semplificazione e snellimento delle procedure, efficacia ed efficienza della pubblica amministrazione. Sono richieste legittime e noi ci stiamo adoperando perché si determino condizioni di maggiore agilità per chi fa impresa in agricoltura. Su questo fronte c’è una difficoltà oggettiva con Agea che ho denunciato nei giorni scorsi. Agea, ente pagatore della Regione Campania, fa registrare una vera e propria paralisi nei pagamenti, in particolare per le misure a superficie ed investimenti. In questi giorni ho intravisto delle dichiarazioni di qualcuno alla ricerca di candidature e di visibilità secondo il quale la responsabilità di questo blocco dei pagamenti sarebbe da addebitare alla Regione Campania che non avrebbe versato la propria quota di cofinanziamento. E’ una notizia totalmente infondata. Basta leggere il Burc per verificare come Agea, con decreto dello scorso ottobre e mandato di pagamento di qualche giorno successivo, abbia ricevuto fino all’ultimo centesimo dovuto dalla Regione Campania e quindi potrebbe erogare pagamenti per cento milioni di euro, ma ha effettivamente liquidato solo cinquecentomila euro».
«Dalle verifiche fatte in questi giorni – conclude il presidente della Commissione Agricoltura – emerge che su dodici regioni italiane che fanno capo ad Agea, ben nove hanno questo stesso problema. La soluzione per me esiste: le questioni burocratiche, le attività di controllo ed ispettive devono essere affidate agli uffici periferici della Regione Campania per ragioni di celerità. Voglio, perciò, ribadire che su questa questione sarò inflessibile perché la tutela del territorio viene molto prima della campagna elettorale di qualcuno».